Land and ocean grabbing
Luca C. Gonzaga racconta il suo ultimo reportage fotografico
Luca Catalano Gonzaga, amico ormai di That’s Hall, lavora da qualche anno al reportage “Land and ocean grabbing”. Un lavoro che lo ha portato alle estremità del mondo, mosso dalla volontà di raccontare una realtà che è difficile da accettare.
Abbiamo pensato che raccontare questo suo progetto al pubblico romano fosse un’ottima occasione per partecipare alla rassegna WEFO2020 Weekend fotografici. Una manifestazione che vuole creare una rete di divulgazione culturale, aperta e gratuita per tutta la città attraverso la forza della fotografia.
Grazie a questo lavoro abbiamo viaggiato fra Asia ed Africa attraverso delle incredibili fotografie, affrontando tematiche estremamente attuali e importanti.
Il reportage “Land and Ocean grabbing”, infatti mette in luce il rapporto fondamentale che unisce i popoli con le loro terre e i loro mari. Un equilibrio fondamentale, necessario per la sopravvivenza di intere nazioni, soprattutto nella continua evoluzione dell’umanità. Nel reportage vengono fatte delle riflessioni sia sulla società civile sia sui governi che le imprese.
Witness Image, che ha promosso il progetto, vuole testimoniare che ancora oggi intere popolazioni vengono sfruttate e private dei loro diritti fondamentali.
Nei paesi in via di sviluppo, in particolare in Africa, la questione delle condizioni di lavoro è una delle più drammatiche. Ovunque ci sia povertà ci sono anche aziende senza scrupoli che approfittano di uno stato di estremo bisogno, per appropriarsi di terre coltivabili e risorse marine, spesso con il supporto più o meno esplicito di enti statali e autorità locali corrotte.
Il progetto fotografico “Land and ocean grabbing” nasce quindi dall’urgenza di dare voce a questi popoli raccontando storie in cui lo sfruttamento e l’accaparramento delle ricchezze producono effetti globali in tutto il nostro pianeta, come inquinamento ambientale, disuguaglianze, povertà e fame.
Oltre all’associazione Witness Image, il progetto è stato sostenuto anche dalla Fondazione Nando ed Elsa Peretti.
2 Ottobre 2020